24.1.06

L'EGEMONIA MOLTO OCCULTA DEI COMUNISTI


Em.ma (Emanuele Macaluso)
da: Il Riformista
martedi' 24 gennaio 2006

Nel corso del dibattito con Rutelli, il Cavaliere ci ha raccontato come i Ds abbiano ereditato l'egemonismo che il vecchio Pci esercitava sulla societa'. Tira fuori dalla tasca un foglietto di carta, ed elenca gli egemonizzati: la magistratura (uscieri inclusi); cinema e teatro, con registi e attori (ma anche le comparse); il 75% dei giornali, delle tv e dei giornalisti (nel 25% dei non egemonizzati c'e' Fede, e forse non c'e' piu' Rossella); scuola, con professori e maestri (e bidelli); l'economia con le cooperative rosse (senza trascurare cassiere e commesse dei supermercati); la cultura in generale, quindi case editrici, scrittori, scienziati, filosofi, poeti (escluso Sandro Bondi, poeta che non si fa egemonizzare da nessuno). Infine il Cavaliere ci ha ricordato che, grazie alla pigrizia degli azzurri che non votano ma dormono, i comunisti hanno vinto le elezioni e controllano regioni, comuni e province. Insomma, i comunisti avrebbero esercitato un'egemonia politico-culturale nella societa', dall'opposizione, gia' con la Dc sempre al governo, e continuerebbero ad esercitarla, sempre dall'opposizione, con la destra e il Cavaliere imprenditore al governo. Sciogliete voi questo enigma.

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