11.2.07

Putin e gli scricchiolii dell'unipolarismo

La Casa Bianca in un comunicato: sono accuse sbagliate
Putin: attacca l'egemonia Usa. Dure reazioni

Il presidente russo ha accusato l'America di unilateralismo, eccessivo uso della forza, dannoso tentativo di cambiare gli equilibri strategici esistenti. Nasce un caso diplomatico

MONACO (GERMANIA) - E così nell'agenda politica internazionale tornano parole come Guerra Fredda, alleanza transatlantica, egemonia. Sono bastate le parole, durissime, del presidente russo Putin a generare una specie di salto indietro nel tempo di 60 anni e un piccato comunicato ufficiale della Csa Bianca che recita: «Gli Usa non hanno trasformato la vittoria nella Guerra Fredda in una vittoria unipolare. È stata l'alleanza transatlantica a vincere la Guerra Fredda e oggi vi sono centri di potere in ogni continente».
LA PROVOCAZIONE - A provocare queste parole sono le dichiarazioni di Putin durante la Conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera. Parole violentissime: «Siamo di fronte a un uso della forza eccessivo e quasi senza freni nelle relazioni internazionali. Uno stato, gli Stati Uniti, ha travalicato i suoi confini nazionali in ogni modo possibile - aggiunge il leader del Cremlino - questo è molto pericoloso, nessuno si sente più sicuro perché nessuno si può più riparare dietro il diritto internazionale». E non è tutto: riferendosi all'installazione di un sistema di difesa antimissilistica nell'est Europa (si parla di Polonia e Repubblica ceca) ha parlato di «piani sono del tutto superflui e inutili»,
DEMOCRAZIA - Ecco un altro passaggio del discorso di Putin, che ha seguito immediatamente quello del padrone di casa Merkel: «Che cos'è un mondo unipolare?», si è chiesto Putin, «a dispetto dei tentativi di abbellirlo, questo termine significa che vi è un solo centro di potere, un solo centro di forza e un solo padrone». Tutto ciò, ha sottolineato, «non ha niente a che vedere con la democrazia, dove l'opinione della maggioranza tiene conto del punto di vista della minoranza. Ci sono persone che ci insegnano in continuazione cos'è la democrazia poi però non vogliono impararlo a loro volta».

COLLABORAZIONE - Il comunicato di Washington ricordato sopra ha però qualche (diplomatico) segnale di apertura: «Vogliamo continuare la cooperazione con la Russia su temi importanti per la comunità internazionale come la lotta al terrorismo e la limitazione nella diffusione di armi di distruzione di massa». Poco per parlare di disgelo. Anzi, sembra proprio che ci sia uno spiffero di guerra fredda.
Corriere.it, 11 febbraio 2007


Robert Gates alla conferenza sulla sicurezza a Monaco
«Una Guerra fredda basta, ora collaboriamo»

Il ministro della difesa Usa dopo gli attacchi di Putin che aveva accusato gli Stati Uniti di «fare i padroni del mondo»

MONACO - «Una Guerra Fredda credo che sia sufficiente». Così il ministro della Difesa americano, Robert Gates, ha replicato agli attacchi di Vladimir Putin che ha ieri a Monaco accusato gli Stati Uniti di «fare i padroni del mondo». Intervenendo nella stessa conferenza per la sicurezza in corso in Germania, Gates non ha mancato di scherzare sui toni usati da Putin, affermando che l'hanno «riempito di nostalgia per i vecchi tempi». Ma - ha concluso - ora Washington e Mosca devono lavorare insieme per affrontare le sfide della sicurezza del dopo Guerra Fredda. Gates ha poi reso noto di aver accettato un invito a Mosca da parte di Putin e del ministro della Difesa, Sergei Ivanov.
Il segretario alla difesa americano Robert Gates vede nella partnership transatlantica una garanzia per la democrazia e lo stato di diritto: solo l'alleanza tra Stati Uniti e Europa può far fronte alla minaccia del terrorismo, ha sottolineato. Gli Usa, ha aggiunto, si attendono che i partner della Nato assolvano ai loro obblighi. Il terrorismo - ha osservato Robert Gates - è una minaccia globale che va affrontata e contrastata in modo globale.
Corriere.it, 11 febbraio 2007

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