16.2.07

PROF. GENTILE, DIARI MUSSOLINI? DEI FALSI

ANSA 2007-02-15 16:06

ROMA - Brani copiati dai giornali; nomi sbagliati; discordanze cronologiche: le presunte agende del Duce non sono autentiche. Lo sostiene lo storico Emilio Gentile, docente di storia contemporanea alla Sapienza di Roma, che per due mesi, per conto dell'Espresso, ha studiato i Diari del Duce, offerti nel 2004 al settimanale stesso. Il giornale rivela anche il nome del partigiano della 52esima Brigata Garibaldina che a Dongo ebbe i Diari il 27 aprile del 1945 dopo l'arresto di Mussolini: Lorenzo Bianchi.

Ed è stato suo figlio Maurizio ad offrirli al giornale. Per Gentile - dice l'Espresso in un lungo servizio pubblicato sul prossimo numero - le agende dal 1935 al 1939 proposte all'attenzione pubblica dal senatore Marcello Dell Utri, non sarebbero state scritte da Mussolini. "Permangono - scrive Gentile in una relazione esclusiva consegnata a 'L'espressò il 30 gennaio 2005 - fondati motivi per dubitare che l autore delle cinque agende sia stato Benito Mussolini".

'L'espressò ha anche reso noto di aver commissionato su Diari una perizia calligrafica e fisico chimica dagli esiti non confortanti. Dopo questa, il settimanale ha affidato tutte e cinque le agende allo storico. Il risultato è stata la scoperta di "strafalcioni tanto clamorosi e diffusi, da dover essere catalogati in quattro categorie: "Nomi errati ed errori grammaticali, discordanze cronologiche, incongruenze e inesattezze". Con l'aggiunta, se non bastasse, di interi brani molto, ma molto simili alle cronache pubblicate sui quotidiani dell epoca.

"Una prima lettura - premette nella perizia Gentile - mi ha dato un'impressione generale di unità e coerenza, sia per lo stile che per il contenuto dei cinque diari, tali da far pensare che siano stati scritti dalla stessa persona, anche se il tono, il contenuto e la lunghezza delle annotazioni variano a seconda degli anni.... Non sono tuttavia emersi, in quel primo approccio motivi sufficienti per formulare subito un giudizio sull'autenticità o meno". Lo studio di Gentile non è stato "per campioni o periodi particolari", ma ha seguito "giorno per giorno le annotazioni".

Dapprima, spiega, ha messo a confronto "le note dei diari con il maggior numero possibile di fonti edite (documenti, diari, memorie) e di opere storiografiche sulla vita di Mussolini e sulle vicende del periodo cui si riferiscono i diari". In un secondo tempo, ha confrontato "quotidianamente, per tutto il periodo compreso fra il 1935 e il 1939, gli avvenimenti pubblici, gli eventi di cronaca, e anche, dove possibile, le condizioni meteorologiche con analoghe notizie della stampa coeva". Un'impresa portata a termine con la "lettura incrociata di vari giornali e riviste come 'Il Popolo d'Italià e il 'Corriere della Sera', il 'Messaggero' e la 'Tribuna', 'La Stampa', e 'Gerarchia', fino a 'La rivista illustrata del Popolo d'Italià e gli 'Annali del fascismo'.

Verificando, nei punti ancora ambigui, con la documentazione dell'Archivio centrale dello Stato. Sul sito de 'L'espressò si potrà trovare on line tutta la documentazione sui falsi diari di Mussolini acquistati dal senatore Marcello Dell'Utri: oltre ad ampi stralci delle presunte agende (con le immagini originali delle pagine), la relazione completa dello storico Emilio Gentile (con l audio dell intervista allo studioso che ha visionato per oltre due mesi le carte) e il rapporto integrale del grafologo Roberto Travaglini (con il confronto tra la scrittura originale del Duce e quella delle presunte agende).

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